• Home
  • Blog

Come combattere la disbiosi intestinale e far funzionare bene il nostro secondo “cervello”

Come combattere la disbiosi intestinale e far funzionare bene il nostro secondo “cervello”

Nel nostro organismo, specialmente all’interno dell’intestino, miliardi di batteri vivono in simbiosi con noi. Il loro equilibrio, definito eubiosi, è una condizione importante per la salvaguardia della nostra salute. Non è un caso se l’alimentazione scorretta, conseguenza di uno stile di vita sregolato, che altera il ritmo sonno-veglia producendo ripercussioni negative anche sulla funzionalità intestinale, conduca alla disbiosi.

Un’ulteriore causa di “squilibrio” è l’assunzione di farmaci come antibiotici, antinfiammatori, antinfluenzali, antidepressivi, anticoncezionali e ansiolitici, che non solo accentuano l’espressione sintomatologica della disbiosi intestinale, ma ne sono anche fonte, poiché essi danneggiano la flora batterica. Inoltre, quest’ultima può risultare alterata per via dell’azione locale di metalli pesanti, quali alluminio, mercurio o piombo assimilatiattraverso il cibo.

L’alterazione dell’equilibrio qualitativo e quantitativo della flora batterica intestinale può rappresentare un cofattore importante nella manifestazione di stipsi e del cosiddetto “colon irritabile” (dato dall’alternarsi tra periodi di stipsi e altri di coliti): alterazione dell’alvo, meteorismo, dolori addominali, cattiva digestione (dispepsia), alito cattivo, sfoghi cutanei.

Le conseguenze di carattere generale della disbiosi sono molteplici e assai importanti: diminuzione dell’attività immunitaria, dismetabolismi (aumento di colesterolo, trigliceridi, glicemia e uricemia), predisposizione alle infezioni, senso di fiacchezza, cistiti ricorrenti, allergie, aumento delle affezioni del cavo orale (come tonsilliti e faringiti), tracheiti, bronchiti, difficoltà a perdere peso e calvizia.

Pertanto, la disbiosi intestinale è inquadrabile come una vera e propria condizione di malattia che mina la qualità di vita dell’individuo affetto.

Come agire? La risposta è nel testflora

Stanchezza, gonfiore, meteorismo, stipsi e allergie sono molto spesso riconducibili ad una resenza, all’interno della flora intestinale, di un rapporto proporzionalmente sbilanciato tra batteri NAT e batteri PAT. Una semplificazione che sta ad indicare che ci sono microrganismi “buoni” cioè quelli naturali (NAT) e nocivi, vale a dire i patogeni (PAT). A Villa Eden si può effettuare un semplicissimo esame, il TestFlora, che consiste nell’analizzare un campione fecale, in modo da poter estrarre il DNA dei batteri intestinali. L’analisi è in questo caso più completa rispetto al Disbiosi Test con il prelievo di urine, poiché il DNA dei batteri descrive nel dettaglio la presenza e la concentrazione di ogni tipologia di microrganismi.

Le loro proporzioni determinano la salute dell’organo e, quindi, come ben sappiamo, il benessere dell’intero organismo. Perché un intestino regolare è uno dei primi indicatori di una forma fisica ideale, nonché un lasciapassare per il buon umore. Una volta individuate le percentuali di concentrazione di batteri si può intervenire sulla terapia, in modo altamente personalizzato, attraverso la somministrazione di integratori e probiotici nonché la cura dell’alimentazione, calibrando il tutto secondo le reali esigenze della persona. Mappare la nostra flora intestinale e intervenire per correggerne gli squilibri, può aiutare a risolvere, con semplicità, molti disturbi.

IT